Cominciare il periodo natalizio cantando le Canzoncine all’Immacolata è un’esperienza unica al mondo, qualcosa che ti entra dentro e rimane nelle ossa: partecipare a un rito di paese che mai divide e sempre unisce, in nome di una gioia che viene dal profondo dell’anima.
Il Natale a Scicli comincia, infatti, così, con il lungo ponte dell’Immacolata, per noi sciclitani sinonimo di Canzoncine, inni alla Vergine composti e cantati in dialetto siciliano e, dal 2011, entrati a far parte del R.E.I., il registro delle eredità immateriali della Regione Sicilia patrocinato e protetto dall’UNESCO.
Ce ne sono due di Immacolata a Scicli, espressione delle due Arciconfraternite rivali, Santa Maria la Nova e San Bartolomeo. La prima si festeggia nella data canonica, l’otto dicembre, la seconda una settimana dopo (quest’anno cade il 16 dicembre) e per ognuna ci sono melodie e testi dedicati, espressione più vera delle due Cave, i quartieri dai quali provengono i devoti.
Le Canzoncine si cantano la sera prima delle tradizionali processioni e sono un abbraccio fraterno nel quale tutte le generazioni, accompagnate dalle bande musicali della città, si uniscono in un momento di fratellanza segnato dal canto ma anche di sfida, segnata da chi canta più forte e a lungo, magari aiutato da un ottimo bicchiere di vino locale.
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