1 – 7 AGOSTO
CENTRALE MAST
- Radio Rhizome (ROMA) x CENTRALE MAST, Palco della Musica Via F.M. Penna
- Podcast “Tra le Dune di questo Deserto” a cura di F.Gugliotta, G. Padua, M.
Ladduca, A. Ladduca.
8 AGOSTO 2024 – Chiesa di Santa Maria della Consolazione
Church Night
20.30 – 22.00
Ginevra Nervi presents “The Disorder of Appearances” – A/V Live Performance
9 AGOSTO 2024 – Secret Night – secret location
21.00 – 02.00
Opera di riqualificazione urbana
Touff Dj Set
Elena Colombi djset
10 AGOSTO 2024 – Main Stage Night – Villa Penna
22.00 – 04.00
Pyramid Grid – Opera di Architettura Effimera a cura di Abusi studio e Alessio Marinero
Real Timpani Live
KURA Dj Set
Ya Hu Dj Set
Dal primo al dieci Agosto 2024, il festival sciclitano MAST apre la sua quarta edizione dal
titolo DESERTO in un luogo inedito della città: gli spazi ipogei vicini al canale A China, il corso
d’acqua che attraversa Scicli.
La quarta edizione si concentra sulle forme attuali di desertificazione da un punto di vista
ambientale, culturale e sociologico e ha dato vita al progetto artistico DUST – Desert Unit for
Speculative Territories di Melissa Carnemolla e Nanni Licitra, a cura di Caterina Migliore.
L’indagine a partire dai torrenti che scorrono su Scicli e i canali che li ospitano, tiene conto
della resilienza ecologica della natura, tracciando un collegamento tra la capacità di
adattamento, rinascita e trasformazione di questi luoghi e il comportamento umano, la vita
cittadina che gli ruota attorno.
Le opere in mostra che compongono l’installazione sono state realizzate a partire dalle foto
di Giustino Santagostino, fotografo sciclitano degli anni ’20, a partire da una ricerca dagli
archivi bibliografici della Biblioteca comunale di Scicli. Con una tecnica di ingrandimento e
rielaborazione delle figure ritratte dal fotografo sciclitano, il canale viene abitato dalle
installazioni degli artisti e da un intervento di sonorizzazione dell’artista Ya Hu, in residenza
durante i giorni del Festival.
DUST invita il visitatore ad osservare Scicli per come è esistita, esiste ancora ed esisterà in
futuro.
DUST – Desert Unit for Speculative Territories
di Natalia Carnemolla e Nanni Licitra
produzione MAST 2024
a cura di Caterina Migliore
1 – 8 Agosto 2024
Scicli
Dai turisti ai viaggiatori, da una semplice visita ad un’esperienza immersiva dove le
differenze arricchiscono, i visitatori di MAST vengono circondati da influenze e
contaminazione creativa, per un momento unico di scambio e connessione tra individui e
collettività. Come sempre MAST conserva il suo speciale legame con il territorio, di cui si
prende cura, che cerca di migliorare attraverso azioni di riqualificazione urbana e pratiche
sociali e artistiche.
Il tema della quarta edizione di MAST nel 2024 è DESERTO, una riflessione sul concetto delle
diverse forme di desertificazione attuali: ambientale, un fenomeno che impatta fortemente
sul territorio Siciliano e sulle aree del Mar Mediterraneo; culturale e sociale,che lascia un
grande spazio culturale vuoto per gli abitanti dell’isola.
La rete idrica siciliana disperde circa il 50% dell’acqua che distribuisce.
I bacini di approvvigionamento sono vuoti al 90% e le province di Agrigento, Caltanissetta,
Enna, Messina, Palermo e Trapani stanno già procedendo al razionamento dell’acqua.
Il 2023 è stato il quarto anno consecutivo con precipitazioni al di sotto della media.
l’aumento delle temperature e la riduzione delle precipitazioni hanno portato a periodi di
siccità sempre più frequenti e prolungati.
Questi sono gli effetti della crisi climatica causata dalle attività umane, che insieme alla
cattiva gestione delle risorse idriche e ai problemi infrastrutturali favoriscono la
desertificazione in Sicilia, già arrivata a due terzi del suo territorio.
Il destino o la fortuna, come la frase infelice del ministro, c’entrano poco o nulla in questo
disastro. Potremmo mettere questa frase piccola in basso “Per fortuna la siccità ha colpito il
Sud e in particolare la Sicilia” cit. Ministro Lollobrigida.
Con questa edizione, Mast vuole attraversare il deserto ecologico, culturale, sociale
contemporaneo, usando come mezzo la musica, la filosofia, la politica, la comunità, per
prenderne atto e tornare a farlo fiorire.