Cosa succede quando una parola viene cancellata? Cosa resta di un’immagine quando ne eliminiamo i dettagli?
Dal 6 maggio 2025, la risposta si trova a Scicli, tra le sale del nuovissimo MACC – Museo d’Arte Contemporanea del Carmine, che apre al pubblico con una grande mostra dedicata a uno dei più importanti artisti italiani contemporanei: Emilio Isgrò.
Nato poeta, Isgrò ha rivoluzionato l’arte visiva del Novecento con un gesto semplice e potentissimo: la cancellatura. Ma attenzione, non è un atto di distruzione. È un modo per interrogare il significato, ribaltare la realtà, restituire spazio all’immaginazione.
Ne L’Opera delle formiche, titolo della mostra pensata appositamente per questo nuovo spazio espositivo, il visitatore si trova immerso in un percorso sorprendente che attraversa oltre sessant’anni di ricerca: dalle prime cancellature sui libri e sui giornali fino alle opere più recenti in cui il segno nero diventa pittura, oro, silenzio, preghiera.
La mostra raccoglie installazioni storiche, mappe, tele, arazzi e opere inedite: un viaggio nella visione di un artista che ha fatto del togliere un atto di creazione.
Cancellare, per Isgrò, significa vedere meglio. Riflettere. E soprattutto non dimenticare.
Il MACC apre così le sue porte con una mostra che non è solo un’esposizione, ma un’esperienza. Scicli, perla del barocco siciliano, accoglie un’arte contemporanea che affonda le radici nella parola, nella memoria, nella cultura mediterranea.
La mostra è visitabile fino al 3 novembre 2025. I biglietti sono disponibili online.




