MAST Festival 2025

Il MAST Festival torna dal 1° al 9 agosto 2025 con un’edizione che ruota attorno a un tema tanto poetico quanto potente: il Vortice, inteso come forza rigenerativa e critica, capace di riattivare ciò che viene scartato per generare nuovi equilibri.

Incastonato nel cuore barocco di Scicli, MAST è un festival indipendente e autofinanziato, cresciuto negli anni fino a diventare uno degli appuntamenti culturali più significativi del sud-est siciliano. Con una programmazione che si sviluppa nell’arco dell’anno tra ricerca, residenze e restituzioni pubbliche, MAST è un laboratorio fluido, transdisciplinare e transgenerazionale che mette in dialogo territorio, comunità e linguaggi artistici.

Il tema 2025: “Vortice”

Il vortice come metafora di movimento, crisi, cambiamento. Come spazio di attraversamento tra centro e margine. L’edizione 2025 si espande in una costellazione di luoghi – dalla Centrale MAST a Villa Penna, fino a spazi dimenticati come Spazio Fosso, il Parcheggio di Via Badiula e la Chiesa di Santa Teresa – trasformandoli in scenari per interventi site-specific, performance e attivazioni pubbliche.

La ricerca prima dell’azione

Da febbraio a luglio 2025, MAST ha condotto una fase di ricerca teorica, documentata online sulla piattaforma digitale del festival, coinvolgendo un team interdisciplinare che ha esplorato nuove visioni tra architettura, filosofia, sound art e arti visive. Il risultato? Una serie di contributi testuali, reportage e materiali teorici che si trasformano ora in azioni performative e installative diffuse sul territorio.

Quattro linguaggi, quattro azioni

ASCOLTARE (Sound Art):

La sound artist Elena Rivoltini presenta Archive of Voices, un progetto di ascolto collettivo che raccoglie voci, suoni quotidiani e memorie acustiche di Scicli in un archivio affettivo, vivo e anti-museale.

FARE (Architettura):

Lo studio Abusistudio conduce Waste Nest, un laboratorio di architettura partecipativa che sperimenta il riuso di rifiuti agro-tecnici nella Fascia Trasformata. Il risultato sarà un’installazione costruita con materiali di scarto, che diventerà il palco principale del festival.

RAPPRESENTARE (Arti Visive):

ViaRaffineria propone Storie di terra, un’indagine visiva e narrativa sulle tracce idriche perdute e sulle pratiche di adattamento alla crisi dell’acqua. Tra archivio, attivazione artistica e storytelling.

PARLARE (Filosofia):

Il filosofo Giovanni Padua guida I mascheroni di Scicli e l’immaginario spiraleggiante del tardo-barocco: due giornate di incontri e esercizi di simulazione speculativa per esplorare il concetto di rifiuto come categoria filosofica e urbana.

La musica come esperienza sensoriale

Il programma musicale 2025 attraversa l’elettronica sperimentale e le sue molteplici sfumature, con un line-up internazionale:

Kiss Nuka (India/Spagna): producer e attivista, fonde techno, bass, jungle ed elementi ambient in live set ipnotici e visionari.

CLARAGUILAR (Spagna): atmosfere oniriche e profonde nel live del suo album Figura, tra elettronica, ambient e chamber pop.

Miguel Herreras (Paesi Bassi): dj e designer, miscela jazz, house e soul con estetiche speculative e architetture sonore.

Tammur (Italia): entità rituale, porta in scena il tamburo come forza ancestrale che connette passato e futuro in un rito elettronico.

Tomoki Tamura (Giappone/Germania): veterano della club culture europea, il suo set house profondo attraversa decenni di sperimentazioni underground.

MAST è…

Un’esperienza immersiva, collettiva, trasformativa.

Una piattaforma che usa arte e musica per attivare consapevolezza, relazione e cura del territorio.

Un festival che nasce dai margini e li trasforma in centro.

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